Ortodonzia, quando fisso e mobile lavorano assieme.
Ho pensato di inserire quasto caso perché, oltre ad essere particolarmente interessante, mi permette di mostrare come l’ortodonzia con apparecchiatura mobile possa coesistere con quella fissa senza grossi problemi, riducendo così la durata della terapia.
È il caso di una bimba di 9 anni che alla prima visita presentava un evidente diastema del gruppo incisivo superiore, un frenulo labiale ipertrofico e un deep bite, ovvero una eccessiva chiusura verticale della bocca. Come si vede nella foto i denti inferiori erano completamente coperti da quello superiori e le stesse basi scheletriche si trovavano in seconda classe (denti superiori in fuori).
In questi casi l’approccio multidisciplinare è quello vincente: chirurgia orale per rimuovere il frenulo, ortodonzia mobile per correggere le basi ossee, ortodonzia fissa per riallineare i denti anteriori.
Normalmente questi passaggi verrebbero eseguiti un dopo l’altro, allungando inevitabilmente i tempi, mentre ho deciso di eseguirli quasi in contemporanea.
Nelle foto riportate si vede l’apparecchio mobile e il frenulo superiore già rimosso: solo con questi 2 interventi lo spazio tra gli incisivi si riduce visibilmente.
Dopo alcuni mesi, posiziono 4 bracket, il così detto apparecchio fisso parziale, per chiudere completamente gli spazi, tempo necessario 4 mesi dopo di che continuo la terapia con il mobile fino a stabilizzare le basi ossee. In tutto poco più di un anno e mezzo di terapia.
Potrebbe in futuro rendersi necessario un piccolo intervento alle gengive superiori per ridurne lo spessore e correggerne la forma, ma sarà valutato successivamente.