CONSENSO INFORMATO ALLE TERAPIE ODONTOIATRICHE
Gentile Paziente, in queste pagine troverà scritto le principali informazioni riguardanti le cure odontoiatriche eseguite nel nostro studio dentistico, i benefici, i rischi, gli effetti collaterali e gli eventi avversi che possono verificarsi indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto. Firmando il consenso informato presso il nostro studio dichiara di aver preso visione di quanto segue, di aver compreso quanto le è stato spiegato e di sottoporsi consapevolmente alle terapie riportate in cartella clinica e nel successivo documento fiscale a saldo. Qualora vi fossero situazioni cliniche e terapie non espressamente contemplate in questo documento o variazione del piano di cura (anche sostanziali) “in opera”, farà fede quanto spiegato durante le visite preliminari e le sedute odontoiatriche.
Nel nostro studio è stata concordata la terapia migliore per lei, prima di tutto in base a criteri biologici e successivamente economici: in nessun caso noi saremo obbligati ad intervenire contro la sua salute o realizzando cure che non riteniamo opportune, né lei (se si rifiutasse) sarà tenuto a ricevere terapie anche se da noi espressamente consigliate.
Ricordiamo infine che la qualità della salute del cavo orale, la riuscita e la durata delle cure odontoiatriche è direttamente proporzionale al livello di igiene orale domiciliare giornaliero, professionale periodico (4-6mesi), allo stato di salute generale ed ad un sano stile di vita.

CONDIZIONI GENERALI DEL PAZIENTE E TERAPIE ASSUNTE E FARMACI
Le condizioni di base del paziente sono importanti per la definizione del piano di cura e per ridurre significativamente gli effetti collaterali e le complicazioni durante le terapie odontoiatriche. Alcuni farmaci, come ad esempio gli anticoagulanti, bifosfonati, antiaritmici (ecc.) possono determinare delle situazioni a più elevato rischio e per questo in prima visita vi sono state chieste informazioni riguardanti il vostro stato di salute ed assunzioni di farmaci.
Durante l’esecuzione delle terapie odontoiatriche e nei giorni seguenti potrebbe rendersi necessario l’utilizzo di alcuni farmaci quali, anestetici, disinfettanti, antidolorifici, anti-infiammatori, antibiotici o altri ancora. Ogni farmaco assunto ha sempre degli effetti collaterali che variano da persona a persona così come possono provocare intolleranze o allergie non prevedibili e di gravità variabile; saranno quindi accuratamente valutati e dosati in base al miglio rapporto rischio-beneficio.
RADIOLOGIA
La moderna odontoiatria si avvale di esami radiografici al fine di eseguire una corretta diagnosi e molte delle cure dentali in sicurezza: verranno eseguiti sono le radiografie necessarie e con la minima dose di raggi RX. Nel nostro ambulatorio utilizziamo solo radiografici digitali a basso dosaggio (rispetto a quelli analogici tradizionali) e le apparecchiature sono periodicamente controllate da un “Esperto Qualificato”.
IGIENE ORALE
Consiste nella rimozione del tartaro e delle macchie presenti sui denti e le loro radici con un strumento vibrante detto ablatore e gommini per lucidare. Questa procedura è sicura e non rovina la superficie dei denti o le gengive circostanti, non è particolarmente dolorosa ma provoca un leggero sanguinamento che si ferma spontaneamente in pochi minuti. Una volta terminata la seduta di igiene, nei giorni successivi le gengive si sgonfiano provocando un fisiologico arretramento del loro margine esponendo la radice dentale e nei casi più complessi lasciando ampi spazi vuoti tra dente e dente (prima ricolmi di tartaro e gengive infiammate). Per questo motivo i denti possono risultare inizialmente più sensibili agli stimoli termici ma questa sensazione generalmente passa nel giro di qualche giorno a meno che non vi siano retrazioni gengivali importanti. Sono consigliati risciacqui domiciliari con collutorio (clorexidina 0.12%) 2 volte al giorno per 5-7giorni e nei casi di sensibilità l’applicazione di gel topici desensibilizzanti e l’assunzione di antidolorifici (uno al giorno al bisogno).
CURE CONSERVATIVE ED ENDODONZIA
Con questo termine si intendono generalmente le otturazioni, ovvero la cura della carie dentale o la ricostruzione di denti devitalizzati e di piccole fratture. Vengono utilizzando materiali compositi che rigenerano l’estetica e la funzione del dente interessato. Dopo le cure può insorgere sensibilità termica o dolore alla masticazione che solitamente regredisce spontaneamente nel giro di alcune settimane e/o previa assunzione di antidolorifici ma è importante segnalare questo evento per procedere eventualmente ad una visita di controllo e altre terapie. I denti che presentano cavità cariose molto grandi e profonde in prossimità del nervo, possono andare incontro a varie complicazioni: esposizione polpa dentale, incrinature o fratture delle pareti residue, infiltrazioni delle otturazioni e pulpite tardiva rendendo necessaria la devitalizzazione.
La devitalizzazione dei denti è una terapia complessa che prevede la rimozione del nervo dentale, la sagomatura ed il riempimento dei canali radicolari per tutta la loro lunghezza che si rende necessaria per vari motivi, come carie profonda, fratture coronali, esigenze protesiche o eccessiva sensibilità dentale. Sebbene sia una cura affidabile, in rari casi, specie nei ritrattamenti, non è possibile raggiungere l’apice radicolare a causa di ostacoli (cementi o strumenti rotti), false strade, curve o impedimenti vari e c’è il rischio intrinseco che gli strumenti endodontici si fratturino all’interno dei canali. In questi casi la terapia endodontica non ha completo successo e sarà necessario intervenire con altre cure (apicectomia) o perfino procedere con l’estrazione dentale. Le complicanze più comuni di questi interventi, compatibili con la riuscita dell’intervento sono dolore, gonfiore, calore (locale o febbre) e difficoltà alla masticazione e vengono gestite con trattamento farmacologico antidolorifico e/o antibiotico. E’ buona cosa seguire una dieta liquida o morbida e masticare dalla parte opposta dell’intervento nei giorni successivi. Anche quando tecnicamente e radiologicamente il trattamento endodontico è corretto, in una piccola percentuale di casi, a distanza di mesi o anni, si verifica un’infezione alla punta della radice (chiamata “lesione o infezione apicale”). Questi imprevisti non devono essere considerati degli insuccessi terapeutici ma possibili complicazioni e richiedono ulteriori terapie.
Infine il dente devitalizzato diventa lentamente più scuro e più fragile di un dente vitale, perché ha perso un grande quantitativo della propria struttura originaria, non ha più il nervo a proteggerlo durante la masticazione ed il sangue a mantenerlo idratato. Per questi motivi è sempre consigliabile ricoprire il dente con una corona protesica. Il paziente che non accettasse la ricostruzione protesica del dente devitalizzato si espone consapevolmente al rischio di fratture ed eventuale perdita dell’elemento dentale indipendentemente dalla qualità della devitalizzazione e della ricostruzione.
CHIRURGIA ORALE
La chirurgia orale comprende numerosi interventi chirurgici: estrazioni dentali, chirurgia parodontale (sulle gengive e tessuti molli), ossea e rigenerativa (innesti di osso o gengiva). Le complicanze più comuni di questi interventi, compatibili con la riuscita dell’intervento sono dolore, gonfiore, ematomi, calore (locale o febbre) e difficoltà alla masticazione e vengono gestite con trattamento farmacologico antidolorifico e/o antibiotico e risciacqui con collutorio 0.12% clorexidina (la sera per 10 giorni). E’ buona cosa seguire una dieta liquida o morbida e masticare dalla parte opposta dell’intervento nei giorni successivi. La perdita di sangue a seguito di un atto chirurgico è normale ma deve arrestarsi in un breve periodo di tempo (poche ore al massimo) in caso contrario potrebbe esserci una emorragie (lesione di vasi sanguigni): il sanguinamento non si ferma anche a distanza di ore richiede un intervento immediato da parte del dentista. I paziente “scoagulati” sono maggiormente a rischio e sarà loro premura ricordare al medico tale situazione prima di ogni intervento. Un altro evento avverso che può verificarsi in caso di estrazione di un dente dell’arcata superiore e posteriore è la creazione di una comunicazione fra la bocca e il seno mascellare (cavità presente all’interno della mascella superiore). Tali comunicazioni, sono di solito molto piccole e guariscono spontaneamente, in 10-15giorni, ma qualora fossero più grandi potrebbe dare origine ad infezioni anche gravi ed è necessario intervenire quanto prima. All’arcata inferiore come nel caso delle estrazioni degli ottavi (denti del giudizio) si possono verificare dalle parestesie transitorie dovute ad una irritazione post traumatica del nervo alveolare inferiore. La lesione di questo nervo è invece una grave evento che viene scongiurato dalle radiografie preliminari. Può anche accadere anche che uno o più denti attigui alla zona operata diventino sensibili o pendano vitalità, in base al tipo di intervento eseguito (rimozione cisti endossea, ascessi, recessioni ossee importanti ecc.).
IMPLANTOLOGIA
Consiste in una terapia chirurgica che prevede l’inserimento all’interno dell’osso mandibolare e mascellare, tramite frese o speciali martelletti, di viti in titanio utilizzate come radici artificiali per realizzare protesi dentali fisse o stabilizzare protesi mobili totali. Il materiale che li costituisce è titanio biocompatibile e sono quasi sempre costituiti da 2 o 3 elementi uniti tra loro da piccole viti. Gli impianti dentali per avere successo devo avere una stabilità meccanica iniziale e un periodo di guarigione (variabile in base al tipo di intervento) per consentire l’osteo-integrazione, un processo biologico di spontanea “adesione” tra osso e vite: se questo processo non avviene, l’impianto inizia a muoversi e viene spontaneamente espulso o rimosso dal dentista. Le complicanze post chirurgiche più comuni sono dolore locale, gonfiore o febbre, gestibili con antiinfiammatori, risciacqui con collutorio ed eventualmente antibiotici mentre nel caso si verificasse una parestesia (perdita di sensibilità) è importante avvisare il dentista quanto prima, anche il giorno stesso dell’intervento. Gli impianti hanno una percentuale di successo molto alta a breve e lungo termine (anche 10 anni) ma possono ammalarsi in qualsiasi momento di peri-implantite (infezione batterica). Questo evento è più frequente nei pazienti fumatori, forti bevitori, con scarsa igiene orale (accumulo di tartaro) o con patologie sistemiche gravi (diabete, insufficienza renale, tumori,patologie autoimmuni, osteoporosi ecc.): è pertanto necessario seguire una accurata pulizia dentale giornaliera e professionale periodica ogni 4-6 in base alle indicazioni ed il paziente è tenuto ad avvisare il dentista il prima possibile qualora avverta dolore o gonfiore alla zona interessata perché l’intervento professionale precoce aumenta la possibilità di successo terapeutico.
Infine gli impianti potrebbero svitarsi dal loro struttura protesica (anche a distanza di anni): il paziente dovrà avvisare il dentista nel caso sentisse fastidi o le corone muoversi per consentire di intervenire il prima possibile ed evitare la frattura della vite di connessione.
PARODONTOLOGIA
E’ una specialità odontoiatrica che si occupa della salute delle gengive e dell’osso circostante i denti tramite terapie conservative o chirurgiche. Le complicanze più comuni di questi interventi, compatibili con la riuscita dell’intervento sono dolore, gonfiore, ematomi, calore (locale o febbre) e difficoltà alla masticazione e vengono gestite con trattamento farmacologico antidolorifico e/o antibiotico e risciacqui con collutorio con clorexidina 0.12% (la sera per 10 giorni). E’ buona cosa seguire una dieta liquida o morbida e masticare dalla parte opposta dell’intervento nei giorni successivi. Gli interventi parodontali di innesto osseo o di tessuti molli (gengiva) hanno inoltre il rischio intrinseco di insuccesso o recidiva e breve e medio periodo: l’innesto non attecchisce ma viene espulso o va incontro a necrosi ed infezione.
PROTESI FISSA
Consiste nella preparazione (limatura) dei denti naturali, nella presa impronte mediante scanner digitale e della realizzazione delle corone artificiali singole o ponti che ricoprono il pilastro protesico e ripristinano i denti mancanti in arcata (ponti).
La colorazione delle protesi rispecchia quella di un dente naturale e viene personalizzata dall’odontotecnico, ciò nonostante piccole discromie devono essere considerate compatibili con l’ottimale riuscita del lavoro.
La connessione tra dente e “capsula” avviene tramite un cemento (una specie di colla) ed è pertanto possibile che le corone si stacchino: in questo caso è necessario avvisare quanto prima il dentista per ripristinare la corretta cementazione.
I materiali utilizzati sono atossici e non danno reazioni allergiche, in particolare quelle in Zirconia, non ci consumano, non cambiano colore e si mantengono inalterate nel tempo. I possibili effetti indesiderati sono iniziali difficoltà alla masticazione o dolore localmente, specie quando vengono sostituiti o aggiunti molti denti (più di 3), ma si gestiscono con antidolorifici e mediante i controlli successivi alla cementazione. La durata media di questi manufatti supera i 10 anni nel caso in cui il paziente segua una adeguata igiene orale domiciliare e professionale a meno che non intervengano patologie sistemiche gravi o altri problemi a carico del cavo orale: parodontite, carie secondarie dei monconi o fratture radicolari (…).
PROTESI MOBILE
Le protesi mobili sono dispositivi medici che si sostituiscono integramente o in gran parte alla dentatura naturale ed alle gengive, aderendo ai denti residui o impianti con ganci in acciaio (visibili), automatici, e appoggi sulle gengive e sul palato. Per le loro intrinseche caratteristiche sono percepite inizialmente come ingombranti e fastidiose, posso provocare vesciche nei punti di maggiore appoggio e piccole lesioni alla mucosa oppure difficoltà alla normale pronuncia delle parole ma queste problematiche si risolvono in breve tempo anche a seguito delle successive visite di controllo . Le protesi mobili possono richiedere l’utilizzo di colle specifiche per mantenerle aderenti al cavo orale, soprattutto quelle all’arcata inferiore. Le protesi mobili vanno sempre indossate, anche di notte e rimosse solo per la quotidiana pulizia con spazzolino-dentifricio e prodotti specifici (pastiglie effervescenti). Ogni 6-8 mesi è necessaria una visita di controllo ed eventuale ribasatura e lucidatura professionale.